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giovedì 22 settembre 2011

LA CLAVICOLA



Realizza l’unione della scapola allo sterno. La clavicola è posta anteriormente a livello dell’apertura superiore del torace ed è diretta orizzontalmente un pò obliqua dal basso all’alto e da mediale a laterale. Ha forma di S italica. L’estremità laterale si articola con l’acromion. L’estremità mediale invece si articola con lo sterno. E’ considerata un osso piatto perchè, anche se di forma allungata, non presenta ne epifisi ne diafisi, elementi tipici della morfologia dell’osso lungo e permette movimenti di torsione e di scivolamento su un solo piano formando con l’acromion un’articolazione a sella. Entrambe le facce articolari della clavicola sono isolate da una capsula rinforzata superiormente dal legamento acromio-clavicolare e sterno-clavicolare (intrinseci) anche se il legamento più importante è il coraco-clavicolare che si divide in una parte antero-laterale il legamento trapezoide e una postero-mediale il legamento conoide (estrinseci). La clavicola è importante in quanto la stabilizzazione dell’articolazione diminuisce del 12% a deltoide in abduzione di 90° in assenza di essa e riduce del 60% la forza del deltoide se viene asportata.
La traumatologia della clavicola comprende sostanzialmente 2 tipi di traumi: lussazione e frattura.
Lussazioni:
·         Lussazione sterno-clavicolare: è la più frequente ed è caratterizzata dalla risalita della clavicola verso l’alto per azione dello sternocleidomastoideo, anche se a volte la lussazione può essere posteriore allo sterno quasi nella regione mediastinica come accade negli impatti ad alta energia.
·         Lussazione acromion-clavicolare: si possono distinguere 3 gradi maggiori e 2 minori: la lussazione di 1° comprende la sola lesione del menisco e del legamento caudale e ventrale; nella lussazione di 2° si aggiunge la lesione dei leg. Estrinseci (trapezoide e conoide) ed è presente il segno del tasto o un allentamento; nella lussazione di 3° la clavicola si sposta in alto per azione del trapezio (il trattamento è chirurgico); si avrà una lussazione di 4° quando la clavicola determina la rottura dell’aponeurosi trapezio-deltoidea; la lussazione di 5° prevede lo spostamento della clavicola verso il basso al di sotto della coracoide.
N.B. nelle lussazioni di II° e III° è possibile vedere la distanza tra acromion e clavicola facendo tenere al paziente 5 Kg ad entrambe le mani e qualora questa distanza è superiore ai 5 mm si interverrà chirurgicamente perché saranno sicuramente lesionati i leg. Conoide e trapezoide.
Fratture : si dividono in mediali, centrali e laterali (nette o pluriframmentarie). Le fratture laterali sono quella più complesse  sia per il fatto che questa zona è piatta e si sposta più facilmente, sia per la presenza al di sotto della clavicola in quella zona dei legamenti trapezoide e conoide e questo determina una riduzione con intervento di carattere chirurgico quando la lussazione è di 3° perché i due legamenti estrinseci, come il crociato, una volta lesi non si stabilizzano spontaneamente. Le fratture mediane non si trattano chirurgicamente perché lo spostamento è poco rilevante. Per le fratture del III mediale e del III laterale se lo spostamento è superiore o uguale a 2 cm l’indicazione è chirurgica a cielo aperto con osteosintesi endocanicolare con chiodi. Siccome una frattura per guarire deve essere stabile, nelle fratture a 3 parti è necessario anche l’utilizzo di una placca perché il chiodo endomidollare stabilizza solo i due frammenti laterali e non quello centrale.

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